Comunicato stampa
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Pubblicato il
Giovedì, 31 Gennaio 2019
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Modificato il
Giovedì, 31 Gennaio 2019
Sono i veri nativi digitali, con un rapporto quotidiano con la tecnologia, iperconnessi, sistematicamente presenti sui social e con una percezione consapevole della complessità della società, del mondo del lavoro e del futuro: i giovani della Generazione Z, i ragazzi dai 14 ai 18 anni nati dopo il 2000 e che dunque hanno conosciuto soltanto il terzo millennio, costituiscono la quasi totalità degli studenti che oggi frequentano gli istituti superiori e sono i soggetti attivi di una ricerca promossa e sostenuta dall'assessorato e dal dipartimento provinciale all'istruzione e cultura, realizzata da Iprase e inserita in un progetto nazionale in collaborazione con l'Istituto Toniolo di Milano. I risultati sorprendono per la positività con cui i ragazzi si percepiscono e per come vivono nel loro contesto familiare e scolastico, mostrando una generazione di giovani che tendenzialmente stanno bene con se stessi, sono aperti al cambiamento e nutrono speranza e ottimismo, nonostante abbiano attraversato un lungo periodo di crisi e siano consapevoli che "l'incertezza è la certezza".
La ricerca è stata presentata oggi nella Sala Belli della Provincia dall’assessore provinciale all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti e dal direttore di Iprase Luciano Covi.
"Il tema è riuscire a mantenere il livello di eccellenza del sistema scolastico trentino, anche attraverso la conoscenza dei nostri ragazzi" ha detto l'assessore Bisesti. "Questa ricerca ci aiuta ad avviare una riflessione a 360 gradi su come orientare la didattica per coinvolgere sempre di più gli studenti nel loro percorso di formazione ed educarli ad un uso sano della tecnologia".