Comunicato stampa
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Pubblicato il
Sabato, 29 Novembre 2025
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Modificato il
Domenica, 30 Novembre 2025
Il modello di integrazione scolastica introdotto a partire dagli anni Settanta è ancora attuale e capace di rispondere ai nuovi bisogni? Questo interrogativo è alla base del convegno “Dall’integrazione all’inclusione. Dentro e fuori la scuola”, organizzato dal consorzio Consolida e dalla Cooperazione Trentina con le cooperative sociali impegnate in ambito educativo, e in dialogo con il Dipartimento Istruzione e Cultura della Provincia Autonoma di Trento.
Il 4% dei circa 70.000 studenti e studentesse in Trentino ha una disabilità, prevalentemente di carattere psicofisico. A questa percentuale si aggiunge un altro 6,6% con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (come dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia); dato in costante crescita negli ultimi anni secondo il “Sistema informativo della scuola trentina” della Provincia autonoma di Trento. Il quadro evolutivo si arricchisce ulteriormente se si considerano fragilità determinate dalle trasformazioni del contesto, tra le quali si annoverano le dipendenze (come quelle da tecnologie), i disturbi della salute mentale e, più in generale, gli stati di malessere e i sintomi di depressione.
“L’inclusione – sottolinea il sovrintendente scolastico Giuseppe Rizza – rappresenta oggi, per il nostro sistema scolastico, uno dei principali indicatori di qualità ed equità. Come più volte sottolineato dall’assessore all’Istruzione, assumere l’inclusione come riferimento delle politiche educative significa non soltanto garantire l’accesso di tutti alla scuola, ma costruire consapevolmente contesti in cui partecipazione, benessere e apprendimento sono realmente alla portata di ciascuno. In questa prospettiva, il confronto culturale e operativo promosso da Consolida costituisce un passaggio strategico: ci permette di mettere in relazione sensibilità diverse, pratiche didattiche e scelte organizzative. Nell’alleanza tra Istituzioni, Terzo Settore e comunità professionale si gioca la capacità del Trentino di confermarsi laboratorio avanzato di scuola inclusiva, capace di coniugare innovazione e tutela effettiva dei diritti e del benessere di tutte le studentesse e di tutti gli studenti”.