Appendice abilità linguistiche
Il materiale di seguito riportato è il risultato dell'analisi, l'adattamento e l'integrazione di due fondamentali documenti: il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER)16 e il Profilo della lingua italiana17.
Il QCER descrive in modo esaustivo ciò che, chi studia una lingua, deve imparare per usarla per comunicare e indica quali conoscenze e abilità deve sviluppare per agire linguisticamente in modo efficace. Il QCER articola la competenza comunicativa in una serie di scale, costituite da descrittori in cui si illustra cosa l'apprendente sa fare con la lingua.
I livelli di competenza secondo il QCER sono: A1-contatto (livello elementare), A2- sopravvivenza (livello elementare), B1–soglia (livello intermedio), B2-progresso (livello intermedio), C1-efficacia (livello avanzato) e C2-padronanza (livello avanzato).
I descrittori che definiscono i livelli di competenza sono espressi in modo trasparente e realistico e hanno la fondamentale caratteristica della positività: gli enunciati esprimono ciò che l'apprendente è in grado di fare e sono formulati in termini positivi fin dai livelli iniziali.
Il QCER è dunque uno strumento di riferimento molto utile, di cui va però fatto un uso responsabile e flessibile, modificandolo e adattandolo ai bisogni degli specifici apprendenti. Nato infatti nell'ambito dell'insegnamento delle lingue europee in genere, intese come lingue straniere, è uno strumento che stabilisce, per accordo e perciò convenzionalmente, che cosa un apprendente adulto sa fare con la lingua straniera in determinate situazioni comunicative. È necessario quindi tenere presente che lo studente straniero inserito in una classe italiana è un destinatario con caratteristiche molto diverse in termini di età, bisogni, contesti di apprendimento ecc. È per questo motivo che nell'APPENDICE ABILITÀ LINGUISTICHE sono riportati i descrittori mutuati dal QCER, ma modificati e adattati per essere maggiormente rispondenti alla situazione dello studente di origine straniera inserito nella scuola primaria o secondaria di primo grado italiana. A tal fine tali descrittori sono stati confrontati e integrati con quelli presenti in un utilissimo strumento complementare del QCER, il Profilo della lingua italiana, il cui scopo è quello di descrivere i contenuti linguistici dei livelli A1, A2, B1 e B2, specificamente per l'italiano, che un apprendente deve conoscere al fine di sviluppare una competenza appropriata ad agire linguisticamente, così come indicato dai descrittori del QCER. Su tali basi, il Profilo della lingua italiana si rivolge a tutti coloro che, a diverso livello, operano nel campo nell'insegnamento/apprendimento dell'italiano come lingua non materna.
Si sottolinea infine che, ai gradini più alti della scala del QCER, C1 e C2, le competenze descritte presuppongono un parlante con capacità personali e livelli di istruzione elevati; ne risultano cioè dei profili che anche i parlanti italofoni possono raggiungere solo nelle fasi conclusive dei percorsi di istruzione. È per questo motivo che nell'APPENDICE ABILITÀ LINGUISTICHE sono riportati solo i livelli A1, A2, B1 e B2.
I descrittori dell'appendice sono estremamente utili sia per fare una precisa "fotografia linguistica", per l'italiano come L2, dello studente di origine straniera, sia per programmare, proprio a partire da tale descrizione dettagliata dei suoi livelli di competenza, su quali abilità diviene importante lavorare per farlo ulteriormente progredire. In altre parole, sono indispensabili per dire con precisione "cosa sa fare lo studente con la lingua" e "cosa realisticamente potrà arrivare a saper fare con la lingua" nel suo processo di acquisizione spontanea, assecondato, potenziato e integrato da adeguati e coerenti interventi di insegnamento.
16 Consiglio d’Europa, Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione, La Nuova Italia, Firenze, 2002.
17 Spinelli B., Parizzi F., Profilo della lingua italiana. Livelli di riferimento del QCQE A1, A2, B1 e B2, La Nuova Italia, 2010