Materiali piani di studio SECONDO CICLO
Materiali elaborati da IPRASE e dal Dipartimento della Conoscenza sui piani di studio provinciali messi a disposizione delle scuole per la definizione dei piani di studio di istituto.
Con la pubblicazione delle Linee guida per l’elaborazione dei Piani di studio di istituto del secondo ciclo di istruzione per i Licei e gli Istituti tecnici, che affiancano le Linee guida già pubblicate per il primo ciclo e l’Istruzione e Formazione professionale, si completa, per la parte documentale, il quadro delle misure di accompagnamento previste dal Regolamento stralcio per la definizione dei piani di studio provinciali.
I materiali di lavoro presentati in questa sezione rappresentano l’esito di un percorso di elaborazione lungo e complesso che ha visto la partecipazione di esperti, locali e nazionali, di docenti e dirigenti della scuola trentina impegnati nel compito di corrispondere nel modo più adeguato alle scelte provinciali in materia, pur nel rispetto della normativa nazionale e in coerenza con gli orientamenti dell’Unione europea.
Vengono messi a disposizione delle scuole per costituire un punto di riferimento per l'elaborazione dei piani di studio di istituto.
Si rilevano di seguito alcuni aspetti importanti e qualificanti dei materiali qui disponibili, che risultano in una linea di coerenza e di sintonia con gli orientamenti di sistema espressi dalla Legge provinciale sulla scuola:
- la continuità tra primo e secondo ciclo di istruzione, nell’ottica del curricolo verticale 6-16 anni
- l’unitarietà del primo biennio, nel quale si assolve l’obbligo di istruzione, con Linee guida omogenee per tutti gli indirizzi dell’istruzione e della formazione per le discipline di area comune, anche allo scopo di facilitare gli eventuali passaggi da un indirizzo di studio a un altro
- la scelta di puntare su una didattica per competenze, proponendo descrittori di competenza per tutti i curricoli e gli indirizzi, liceali, tecnici e professionali, in questo differenziandoci dagli orientamenti nazionali che li prevedono per la sola Istruzione tecnica e professionale
- l’assunzione delle specificità locali, quali lo studio della storia locale e delle istituzioni autonomistiche, della cultura della montagna e dei suoi valori, la pratica di sport vicini alla montagna
La scuola trentina, così come quella nazionale e internazionale, è chiamata a misurarsi con un contesto globale in rapida accelerazione, con nuovi bisogni sia della società sia dei giovani, con la necessità di rinnovare la propria tradizionale e irrinunciabile missione formativa e educativa attraverso un nuovo modo di guardare ai processi di insegnamento/apprendimento.