Comunicato stampa
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Pubblicato il
Mercoledì, 27 Marzo 2019
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Modificato il
Giovedì, 28 Marzo 2019
La Giunta provinciale ha approvato un'ulteriore delibera riguardante l’organizzazione degli uffici provinciali, dopo quella del 21 dicembre 2018 che aveva ridefinito le strutture di primo livello (delibera n. 2462 relativa ai Dipartimenti e ad alcune Unità di missione strategica).
Il provvedimento, che riguarda una pluralità di strutture e di persone, punta al miglior perseguimento degli obbiettivi di legislatura e della valorizzazione del personale provinciale (dirigenti di servizio e direttori di ufficio), attraverso un ampio processo di mobilità interna. In una organizzazione complessa come l’amministrazione provinciale, la progressiva focalizzazione su competenze manageriali e di conduzione delle risorse umane e strumentali favorisce la rotazione del personale e il complessivo accrescimento delle competenze dell’ente.
Tra le novità più significative figura la trasformazione di APIAE (l'Agenzia provinciale che si occupa di incentivi economici), a struttura di primo livello, a sua volta organizzata in due servizi che si occuperanno rispettivamente di incentivi alle imprese e di aiuti economici in ambiti diversi come ad esempio l’energia, la casa, ecc.
Un’altra novità è rappresentata dalla trasformazione di alcune di Unità di missione semplice a Servizio e viceversa, nella logica di rafforzare ambiti di attività in cui serve una maggiore articolazione delle competenze ovvero si rende necessario puntare su professionalità più specialistiche.
Si prevede infine l'istituzione di alcune progettualità importanti, in particolare per quanto riguarda l’ambito giovanile e le relative problematicità.
Completano il quadro alcune rotazioni orizzontali.
Nel complesso, il provvedimento riguarda circa sessanta movimenti organizzativi tra ricollocazione di strutture e di persone; la decorrenza è prevista per il primo aprile 2019.
La delibera rispetta il numero massimo delle strutture previste per legge (n. 103); anche il numero dei dirigenti con qualifica risulta sostanzialmente invariato e rappresenta il valore più basso in Italia fra le Regioni (circa il 2% rispetto al numero di dipendenti complessivo).