Scelta dell’insegnamento della religione cattolica

L'insegnamento della religione cattolica (IRC) nella scuola italiana è l’unica disciplina scolastica che può essere scelta o meno da famiglie e studenti per il proprio corso di studi; per chi sceglie di non partecipare all’ora di religione, la normativa prevede varie alternative

Scegliere di frequentare l’ora di religione

A norma del Concordato, l’insegnamento della religione cattolica è una disciplina assicurata nelle scuole di ogni ordine e grado e sottoposta alla scelta da partedella famiglia o dello studente.
Si sceglie tra un SI o un NO unicamente all'inizio di ciascun ciclo scolastico. La scelta effettuata ha automaticamente valore per gli anni successivi.
Può essere modificata su iniziativa della famiglia o dell’alunno entro la scadenza delle iscrizioni per l’anno scolastico successivo.

Modulo ufficiale per la scelta

Il Ministero ha emanato un modulo ufficiale per la scelta dell’ insegnamento della religione cattolica a scuola
Il Modulo per la scelta va sottoposto a tutti gli studenti che si iscrivono alla scuola al primo anno della scuola primaria e al primo anno della scuola secondaria di secondo grado o formazione professionale.

Si può modificare il Modulo ufficiale per la scelta dell'IRC?
No, non è possibile modificare o integrare il Modulo ufficiale, perché è l’unico modulo strettamente coerente con le disposizioni delle sentenze della corte costituzionale.

Questo Modulo ufficiale per la scelta dell’IRC può essere sottoposto a famiglie o studenti ogni anno?
No. Il Modulo ufficiale per la scelta dell'IRC, che fa riferimento ad una proposta di attività progettate su tutti gli anni del ciclo scolastico, va sottoposto a famiglie o studenti solo per la iscrizione al primo anno della primaria e al primo anno della scuola secondaria di secondo grado.
La scuola può eventualmente segnalare, per chi volesse modificare la scelta negli anni successivi, di recarsi in segreteria entro la scadenza delle iscrizioni per l’anno successivo.

Il Modulo ufficiale per la scelta dell'IRC può essere consegnato anche in corso d’anno?
Non è possibile modificare la scelta in corso d’anno scolastico, perché ciò contrasterebbe con il principio di curricolarità, e quindi di programmazione, apprendimento e valutazione dell'IRC.

Per chi si avvale dell'IRC

Per chi sceglie di avvalersi, l'IRC diventa disciplina curricolare. Per lo studente si crea l’obbligo scolastico di frequentarlo e il diritto di averne una valutazione, anche in relazione agli indirizzi dei relativi piani di studio provinciali.

L'IRC è una disciplina facoltativa, opzionale o obbligatoria?
L'IRC è una disciplina garantita dalla Repubblica perciò obbligatoria per lo Stato, ma sottoposta a scelta e quindi, sotto questo profilo, facoltativa per famiglie o studenti.
Non è invece una disciplina opzionale perché la scelta è fra un SI o un NO all'IRC, non tra opzioni diverse di pari dignità.
È infine una disciplina obbligatoria per chi la sceglie, perché in questo caso viene a stabilirsi un curricolo obbligatorio scolastico che prevede anche l'IRC.

Per chi non si avvale dell'IRC: le quattro opzioni

L’istituzione scolastica è tenuta ad offrire agli studenti che non si avvalgono dell'IRC quattro possibili opzioni di attività alternativa:

  • attività didattiche e formative
  • attività di studio e/o ricerca individuali con assistenza di personale docente
  • libera attività di studio e/o ricerca individuale senza assistenza di personale docente (per il secondo ciclo d’istruzione)
  • non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica

Per chi ha scelto di non si avvalersi dell'IRC, quando va sottoposto il modello della scuola con le opzioni?
Compete all'istituzione scolastica organizzare le quattro opzioni in alternativa all'IRC ed è importante che la scuola abbia un quadro di riferimento rispetto alle opzioni del modello per chi non si avvale dell'IRC , anch'esso previsto dalla normativa.
Tale modello va sottoposto unicamente a chi ha scelto di non seguire l'IRC e quindi in un momento diverso e successivo rispetto al Modulo ufficiale per la scelta dell'IRC.

Come deve impostare la scuola le attività didattiche alternative all'IRC (opzione A)?
Le attività didattiche alternative all’IRC (opzione A) non consistono in una disciplina scolastica costituita e definita a livello centrale, ma si tratta comunque di attività di rilievo didattico e formativoofferte dalla scuola a chi non si avvale dell’IRC. Definire e programmare le attività didattiche e formative spetta infatti al Collegio dei docenti entro il primo mese dall'inizio delle lezioni; al Consiglio dell’Istituzione competono invece gli aspetti organizzativi.

Quali sono i contenuti delle attività didattiche alternative all'IRC (opzione A)?
I contenuti di queste attività vengono impostati dalla scuola con l’attenzione al fatto che non devono risultare discriminanti; pertanto non si può prevedere che essi sviluppino programmi curricolari, costituendo ciò un ingiustificato vantaggio per chi non si avvale che verrebbe a godere di un supplemento orario in alcune materie.
Gli orientamenti che emergono dalla normativa indicano che tali attività didattiche alternative siano volte, per la scuola primaria, “all'approfondimento di quelle parti dei programmi più strettamente attinenti ai valori fondamentali della vita e alla convivenza civile” (CC.MM. 129 del 1986).
Il suggerimento si estende e si specifica nell'ordine secondario dove la CM 130/86 invita per la scuola secondaria di primo grado ad approfondire “le tematiche dei valori fondamentali della vita e della convivenza civile”, individuandole nei programmi di storia e di educazione civica, mentre la CM 131/86 aggiunge per la scuola secondaria di secondo grado anche i programmi di filosofia, suggerendo in maniera più vasta di far ricorso anche ai documenti del pensiero e dell’esperienza umana relativa ai predetti valori.
Ovviamente l’orientamento della normativa citata va opportunamente aggiornato in riferimento ai recenti ordinamenti e piani di studio provinciali.

Come si valutano le attività didattiche alternative all'IRC (opzione A)?
Anche per le attività didattiche alternative, quantunque non si configurino come disciplina scolastica in senso stretto, si dà luogo a valutazione.

E per le altre opzioni alternative all'IRC?
Anche le attività di studio o ricerca assistite (opzione B) devono essere programmate e organizzate dalla scuola attraverso i suoi organi collegiali. Si tratterà di destinare spazi o locali agli alunni che optano per queste attività, definendo le modalità dell’assistenza agli studenti da parte del personale docente.
La libera attività di studio individuale (opzione C), rivolta ai soli alunni della scuola secondaria di secondo grado, prevede solamente, da parte dell’istituto scolastico, la definizione e predisposizione dei locali o degli spazi per svolgere tale attività, rimanendo comunque fermo per la scuola l’obbligo di vigilanza.
L’opzione di non frequenza della scuola nelle ore di IRC (opzione D) esige il solo rispetto dei doveri di vigilanza, che consistono principalmente nel raccogliere le dichiarazioni dei genitori o degli studenti maggiorenni circa il subentro delle loro responsabilità con l’eventuale uscita da scuola.

Conseguenze organizzative della scelta

Per la sua particolarità, la scelta dell'IRC comporta anche ricadute che possono incidere nella concreta organizzazione scolastica. Da questo punto di vista si sono consolidati alcuni punti fermi che fanno parte della gestione dell'’IRC.
Sostanzialmente, la scelta tra il SI o il NO all'IRC non può avere alcun effetto discriminante per lo studente né riguardo alla formazione delle classi, né in merito alla collocazione oraria dell'IRC nell'arco della giornata e della settimana.

Come si calcolano le ore di IRC da attivare in un istituto scolastico?
Le ore di IRC in un istituto scolastico corrispondono al numero di classi attivate (due ore per classe nella primaria; un’ora per classe nella secondaria), salvo che ci siano eventualmente classi in cui non si avvale la totalità degli studenti.

Si possono accorpare le classi sulla base del numero di coloro che si avvalgono o non si avvalgono?
No. Non è possibile accorpare le classi in base al numero degli studenti che si avvalgono o non si avvalgono dell'IRC.

È possibile collocare l’ora di IRC a inizio o fine lezioni, per favorire l’entrata posticipata o anticipare l’uscita di coloro che non si avvalgono, oppure assegnare sistematicamente all’IRC l’orario pomeridiano?
Per rispettare il principio di non discriminazione, che riguarda sia chi sceglie di avvalersi sia chi sceglie di non avvalersi, l'IRC deve essere collocato secondo il criterio di equilibrata distribuzione nell'orario giornaliero e settimanale, analogamente alle altre discipline.

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