Come deve essere un insegnante di religione cattolica

Aspetti della professionalità

La professionalità: come deve essere un insegnante di religione cattolica

La professionalità dell'insegnante di religione esige la presenza e l'esercizio di alcune doti che sono proprie di ogni docente nella scuola: capacità progettuale e valutativa, relazionalità, creatività, apertura all'innovazione, costume di ricerca e di sperimentazione.

Come previsto dall’accordo contrattuale provinciale (art. 24) il profilo professionale dei docenti è infatti costituito da “competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca, tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare dell'esperienza didattica, l'attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica. I contenuti della prestazione professionale del personale docente si definiscono nel quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale di istruzione e nel rispetto degli indirizzi delineati nel progetto d’istituto”.

Per gli insegnanti di religione le competenze richieste per un adeguato profilo professionale possono essere così declinate:

1. Competenze disciplinari

Riguardano i contenuti dell’IRC che derivano, in primo luogo, dalla tradizione cristiana, dai suoi documenti fondanti (Bibbia), dalla riflessione razionale effettuata entro la comunità dei credenti (teologia), eventualmente posti a confronto con quelli di altre esperienze religiose o culturali.

È perciò prerequisito l’approccio scientifico di livello universitario alla teologia fondamentale e sistematica, alle scienze bibliche e alla teologia biblica, alla storia della vicenda cristiana e alla storia dei suoi effetti sul vissuto dell’umanità.

Le competenze disciplinari non si esauriscono nella conoscenza dei contenuti.

L’insegnante è chiamato a farne una mediazione:

  • in ordine ai concreti soggetti destinatari dell’apprendimento
  • adottando un linguaggio col quale acculturarli e renderli significativi per gli studenti di oggi
  • tenendo conto del profilo educativo, culturale e professionale che egli è tenuto a realizzare

Non si tratta di insegnare nella scuola la teologia e le scienze bibliche, ma di saper trarre da questo patrimonio scientificamente elaborato i contenuti, i documenti, le testimonianze che consentano la costruzione delle unità di apprendimento idonee e adatte al raggiungimento degli obiettivi formativi inseriti nel piano di studio personalizzato.

Bisognerà, perciò, ripensare in termini attuali la tradizione ed esprimerla nel linguaggio corrente.

2. Competenze psico-pedagogiche

Esse riguardano conoscenze di psicologia, anche religiosa, delle varie fasi dell’età evolutiva in modo da situare il proprio intervento secondo modalità adatte a motivare l’apprendimento e a renderlo comprensibile e appropriabile.

Una rigorosa tradizione di riflessione psicologica si è applicata allo studio dei processi di apprendimento religioso nell’età evolutiva e alle motivazioni che lo supportano. Questa riflessione deve diventare patrimonio dell’insegnante per una sua prestazione professionale efficace.

Dal punto di vista pedagogico sarà importante approfondire l’apporto della riflessione pedagogica attuale la quale ha elaborato una precisa scelta che sposta l’attenzione educativa dal contenuto da trasmettere al soggetto in apprendimento, studiandone le condizioni e i processi.

3. Competenze metodologico-didattiche

L’insegnante deve essere in grado di individuare, avviare, accompagnare i processi di apprendimento, nella prospettiva dell’elaborazione di percorsi personalizzati.

4. Competenze organizzativo-relazionali

Esse riguardano il saper operare entro compiti, funzioni, organi nei quali si realizza l’agire scolastico nonché il sapersi relazionare efficacemente ed educativamente con tutte e singole le componenti della realtà scolastica.

5. Competenze di ricerca

La formazione accademica, in qualsiasi ambito scientifico, implica non solo l’apprendimento di conoscenze e di abilità, ma apre e coinvolge nella ricerca di nuovi traguardi, in quanto la scienza non è costituita da un complesso statico di acquisizioni, ma si configura come processo e tensione alla ricerca di nuove conoscenze teoretiche e di nuove abilità applicative.

La ricerca, nell’ambito della professione docente, si esplica nei seguenti ambiti:

  • scientifico-disciplinare
  • pedagogico e psicologico
  • metodologico-didattico

Infine, per raggiungere traguardi di matura e comprovata professionalità è fondamentale la formazione e l'aggiornamento degli insegnanti di religione .

Torna all'inizio