Comunicato stampa
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Pubblicato il
Venerdì, 05 Settembre 2025
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Modificato il
Venerdì, 05 Settembre 2025
Approvato oggi dalla Giunta provinciale l’aggiornamento del “Programma pluriennale della Formazione Professionale” adottato nel 2024, che dà applicazione al processo di riforma della Formazione professionale voluto dall’assessore all’istruzione Francesca Gerosa e varato dalla Giunta provinciale nel giugno scorso. Tra le novità figura il passaggio dal modello 3+1 a quello strutturato su quattro anni, e l’eliminazione del colloquio motivazionale per l’accesso al IV anno degli studenti in uscita dai percorsi triennali di Qualifica professionale, fatti salvi i casi in cui la capienza massima dei laboratori e le misure organizzative messe in atto non consentano di accogliere tutte le richieste di iscrizione, previo confronto con il Dipartimento.
“Con questo atto diamo il via, anche sul piano operativo, a una riforma significativa e attesa del sistema trentino di Istruzione e Formazione Professionale – ha commentato l’assessore all’istruzione Francesca Gerosa –. È un cambiamento importante, che ho voluto fortemente, costruito anche a partire dai contributi scaturiti dal Tavolo tecnico, che ha visto la partecipazione delle associazioni di categoria, delle istituzioni formative provinciali e paritarie e dei referenti tecnici dell’Amministrazione. L’obiettivo è rendere i percorsi sempre più coerenti con i bisogni del tessuto economico locale. In particolare, attraverso l’adozione del modello ‘2+2’ senza uscita intermedia, quindi un percorso di quattro anni, vogliamo rafforzare l’identità professionale degli studenti e sviluppare sia le competenze tecnico-specialistiche che quelle trasversali, indispensabili per un inserimento efficace nel mondo del lavoro. Si tratta di una riforma importante, che sarà introdotta in maniera graduale nel corso di tre annualità. Con questo provvedimento viene definita la prima fase, che prevede sette percorsi al via nell’anno formativo 2026/2027; altri ne seguiranno nelle fasi 2 e 3. Nuove opportunità per gli studenti e crescita del nostro sistema formativo sono dunque i pilastri sui quali si basa l’impianto di questa riforma”, ha concluso l’assessore.