Orti didattici nelle Scuole dell’Infanzia

Finanziamento dei progetti educativi di durata triennale per la realizzazione di orti didattici nelle scuole dell'infanzia provinciali ed equiparate

Cosa sono

La legge provinciale n. 2 del 26 gennaio 2018 promuove la realizzazione degli orti didattici e il recupero delle aiuole pubbliche di pertinenza della scuola per diffondere la cultura del verde e dell'agricoltura, la sensibilizzazione degli studenti rispetto al tema dell'alimentazione sana e sostenibile e la promozione della biodiversità e del rispetto per l'ambiente.

Gli orti didattici sono aree verdi all'interno dei plessi scolastici oppure appezzamenti concessi in uso gratuito da enti pubblici, privati o imprese agricole, destinati alla formazione dei bambini a pratiche ambientali sostenibili. Tali spazi didattici possono essere realizzati in collaborazione con le imprese agricole, anche quelle florovivaistiche, del territorio, con i comuni e le comunità sulla base di appositi progetti educativi.

A chi sono rivolti

I progetti educativi possono essere presentati dalle Scuole dell’infanzia provinciali ed equiparate al fine di ottenere il conseguimento degli obiettivi di legge. Per questo è previsto un sostegno finanziario per la realizzazione di un’apposita programmazione educativa - didattica, o per dare corso a progettazioni già avviate in forma autonoma negli anni scolastici precedenti attraverso l’elaborazione di progetti educativi specifici.

Quando presentare le domande

Al fine di ottenere l'assegnazione del finanziamento, i progetti educativi per l’anno scolastico 2021/2022 devono essere presentati entro il 14 marzo 2022 al Servizio attività educative per l’infanzia, tramite posta elettronica certificata, dalla casella di posta elettronica certificata dell’ente gestore della scuola dell’infanzia equiparata o del Comune/Unione di Comune alla casella pec: servizio.infanzia@pec.provincia.tn.it .

Quali sono i requisiti

I progetti, aventi durata triennale, devono rispettare i requisiti indicati di seguito.

1. Devono prevedere la sperimentazione di almeno una tra le seguenti tecniche di agricoltura sostenibile:

a) risparmio idrico (raccolta dell'acqua piovana, sistemi di irrigazione a goccia o altro)
b) riciclo dei rifiuti e tecniche di compostaggio
c) salvaguardia della fertilità dei suoli senza ricorrere a prodotti chimici di sintesi, privilegiando tecniche tradizionali come la fertilizzazione organica o la rotazione colturale come previsto nell’agricoltura biologica

2. Devono sviluppare, dal punto di vista formativo, uno o più dei seguenti contenuti:

a) tecniche agricole, realizzando attività che favoriscono lo sviluppo di esperienze di manipolazione e di contatto diretto con i materiali naturali, l’osservazione dei processi di maturazione e relativi fattori che consentono anche il recupero di elementi tipici della tradizione e della cultura agricola locale
b) stagionalità dei prodotti, coinvolgendo i bambini in riflessioni educative sul ciclo delle stagioni, per affinare la capacità percettiva di cogliere i mutamenti e le variazioni dell’ambiente circostante, o sulle funzioni vitali della terra per riconoscere l’interazione che con essa si costruisce, sulle particolarità di ogni suo prodotto, sul generale rispetto della natura e del suo delicato equilibrio
c) educazione ambientale e rispetto del verde, anche pubblico, sensibilizzando i bambini all’importanza di comportamenti continuativi di cura - individuale e collettivi - verso la propria comunità, che rafforzano il senso dell’impegno duraturo e promuovono l’ attenzione verso le dimensioni dell’ascolto, dell’attesa, della partecipazione ai ritmi naturali
d) educazione alimentare, attuando azioni che puntino a sensibilizzare i bambini sui principi di una corretta e sana alimentazione, a favorire l’accostamento alla varietà degli alimenti e a diverse sensazioni di gusto, sostenendo la curiosità e l’interesse verso il nuovo o il non conosciuto
e) educazione alla coscienza ecologica, al recupero degli elementi che si trasformano e danno origine a nuova vita, a corrette pratiche di scarto nei piccoli frangenti del quotidiano, alla conservazione dell’integrità delle cose contro atteggiamenti di consumo indifferenziato e continuo

Modalità di concessione del finanziamento

L’ammissibilità dei progetti a finanziamento è valutata dall’ufficio competente in materia di scuole dell’infanzia e definita entro 30 giorni successivi al termine di presentazione delle domande, salvo interruzione nel caso di necessità di elementi istruttori integrativi, con determinazione del Dirigente del Servizio attività educative per l’infanzia, con la quale sarà disposta anche l’assegnazione finanziaria spettante.

Tali assegnazioni hanno vincolo di destinazione e riguardano, in base alla legge provinciale n. 2/2018, le seguenti categorie di spesa:

a) spese di progettazione
b) realizzazione di recinzioni in aree di proprietà pubblica
c) acquisto di strutture, attrezzature e fattori di produzione

Non saranno eleggibili spese con una data antecedente al 14 marzo 2022.

Modalità di rendicontazione

A conclusione dei progetti triennali gli Enti beneficiari entro 30 giorni dalla conclusione dell’ultimo anno scolastico del progetto triennale, (a.s. 2023/2024), dovranno presentare la documentazione di rendicontazione.
In fase di rendicontazione, le spese eccedenti rispetto a quelle inizialmente previste non vengono riconosciute ai fini del finanziamento, ma restano a carico del soggetto beneficiario. Qualora la spesa finale complessivamente sostenuta risulti inferiore alla spesa ammessa a contributo, il dirigente della struttura competente provvede alla riduzione del contributo e al recupero delle somme erogate.

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