Comunicato stampa
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Pubblicato il
Venerdì, 08 Marzo 2024
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Modificato il
Venerdì, 08 Marzo 2024
È nato dalla collaborazione fattiva fra Servizi linguistici, museali e della biblioteca della Majon di Fascegn, la Scuola ladina di Fassa e il Comun general de Fascia il pomeriggio di formazione degli insegnanti che si è svolto mercoledì scorso presso la sala Heilmann del Museo Ladino di San Giovanni Fassa.
L’iniziativa è stata concepita per preparare le scuole alla celebrazione dell’Aisciuda Ladina (Primavera Ladina), festival della lingua e dell’identità, che si svolge ogni anno a ridosso del 5 maggio, giorno in cui si ricorda l’unità dei ladini del Sella e in cui è stata esposta per la prima volta nel 1920, al Passo Gardena, la bandiera ladina, caratterizzata dai 3 colori: verde come boschi e pascoli, bianco come la neve e blu come il cielo.
Gli insegnanti hanno lavorato alla creazione di unità didattiche alla scoperta dei nomi di luogo della Val di Fassa, con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi all’identità ladina, stimolando la loro curiosità e la fantasia, magari provando a dare nomi nuovi ai luoghi in cui vivono, seguendo le stesse modalità di chi nel passato ha denominato il territorio secondo necessità, visioni e intuizioni.
Un modo divertente e forse nuovo di comunicare cultura e lingua e di rendere anche le nuove generazioni più consapevoli di quanto la lingua ladina possa essere veicolo per raccontare il passato e il territorio in modo alternativo e accattivante.
Toponomastico Trentino per “I nomi locali della Val di Fassa” e di Vittorio Dell’Aquila, linguista esperto di toponomastica alpina e di cartografia, che ha proposto agli insegnanti una chiave di lettura dei nomi